Il destino di un nome: JAEL

Quando scrissi il post “Credo in Dio, non nella Chiesa”, chiesi a Jordi cosa ne pensasse di questo argomento, come viveva la religione e che posizione avesse in merito essendosi sposato in chiesa e avendo scelto un nome dal forte significato biblico per sua figlia.

Con mia gran sorpresa, mi rispose che non si era sposato in chiesa, ma solo in Comune e che la religione la viveva in maniera distaccata e che non amava parlarne avendo lui frequentato un collegio cattolico da bambino.

Forse non tutti sanno che il nome Jael, ( in italiano Giaele) è  un nome di origine ebraica composto dalle due parole “jah” di Javeh, che significa signore ed  “Elohim” che significa Dio. Jael deriva quindi da” jahelohim” e significa ‘il signore è dio’; nome che può essere utilizzato sia per l’uomo che per la donna. Scritto Yael ha valenza maschile, Jael femminile. Fortemente legato all’episodio biblico di Giaele che mostra coraggio e risolutezza nell’uccidere Sisara, generale nemico degli israeliti, che si può leggere nel libro dei Giudici ( cap.4, versetti 20-21), Jael rappresenta la ” donna coraggiosa e temeraria”, la forza di Dio.

Questo già ci fa capire, al di là della valenza religiosa, il significato di questo nome.

Ho sempre pensato che i nomi dicono molto della persona, ma ancora di più di chi l’ha scelto. Ci sono persone che sono ben rappresentate con il proprio nome e la maggior parte delle volte si identificano con quel marchio di fabbrica che viene scelto, il 90% dei casi, dai genitori. Un compito arduo, a volte preso alla leggera, che durerà per tutta la vita.

Il nome è la nostra identità.

Jael è nata circa due settimane fa da due stelle artistiche: due persone che si amano, con valori semplici e solidi. Quegli stessi valori che sono sicura la influenzeranno così come il nome che le hanno affidato e che saprà portare con fierezza.

Ci va del coraggio a essere figli d’arte: sono sicura che non le mancherà.

Benvenuta tra di noi Jael!

Corinne

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Un cau de mil secrets

Teatre PedreraQuesta sera ho deciso di dare risalto ad uno dei primi musical di Jordi, Un cau de mil Secrets. Ho letto un po’ la trama e mi ha ispirata, un po’ perchè conosco Barcellona e le sue meraviglie gaudine, un po’ perchè la storia e la cultura nella creazione di un opera teatrale mi hanno sempre attratta: una maniera differente di spiegare un’opera di Gaudì.

Un cau de mil secrets” (Una cava dai mille segreti)  è uno spettacolo scritto e musicato appositamente per essere rappresentato presso l’Auditorium de La Pedrera, al fine di fornire una panoramica di Casa Milà e Barcellona agli inizi del secolo XX, in un tempo e uno spazio in cui, con musica e divertimento,si mostrano valori come il rispetto per le differenze, e la convenienza di sapere osservare le cose per andare oltre le apparenze.

I protagonisti di questo musical sono il filo conduttore della storia. Oltre a recitare, cantano accompagnati dalla musica in diretta.

La trama de Un Cau de mil secrets sviluppa la storia di quattro giovani che visitano Casa MilTeatre Pedreraà (popolarmente conosciuta come La Pedrera) e vi vivono un’avventura con Graziel, un operaio che ha partecipato alla costruzione dell’edificio un secolo fa. I protagonisti scoprono, in modo divertente, come fu costruita casa Milà, come è stata ricevuta dai suoi contemporanei, e quale simbologia le diede Gaudí.

Credo che il teatro sia una delle forme di spettacolo più ricercate e di cultura che esistano: grazie ad un’opera si possono scoprire molte cose che non si sarebbero nemmeno immaginate o studiate, ecco perchè  “apre la mente” e informa. Credo che sia proprio questo aspetto che (oltre alla condivisione con un pubblico vivo e vegeto) ad attrarre molti attori.

Fonti:

http://uncaudemilsecrets.lapedrera.com/es/index.html#/presentacio

http://fansdejordicollserra.blogspot.com.es/p/teatro_20.html

Dedica e autografo ai fan Italiani grazie Mar Gonz

Lo scorso inverno, una fan appassionata di Jordi, MAR GONZ, si è fatta portavoce di tutti i fans di Jordi Coll e dopo aver assistito allo spettacolo teatrale al BARTS di Barcellona, ha avuto l’opportunità di scambiare due parole con Jordi, scattare qualche foto e farsi fare gli autografi richiesti.

Tra questi, ne ha fatto fare uno in particolare per i suoi follower italiani che vi allego qui:

autografo di Jordi

Jordi è stato quasi un’ora a chiacchierare con i suoi fans, a firmare autografi, rendendosi ancora più amabile e dimostrandosi molto disponibile. Mar Gonz che lo segue da anni e ha creato anche un nuovo blog in spagnolo, mi ha raccontato che hanno parlato molto dell’Italia e del fatto che qui da noi è molto seguito, chiedendogli se si rendeva conto del successo del suo personaggio ( e non solo!).

Beh, viste la notizia di Verissimo, se ne renderà conto ben presto..in attesa, un besazo!

Jordi Coll sarà Abel…

…nell’imminente messa in onda su Antena3 in Spagna, di “El incidente”.

Abbiamo già parlato di questo nuovo progetto di Jordi, girato lo scorso autunno, dopo essersi allontanato da Puente Viejo dopo quasi 3 anni.

Una nuova produzione di intrighi, interpretata principalmente da Marte Etura  che promette di coinvolgere lo spettatore dal primo momento con una miscela  di quotidiano e terrore psicologico. Lo stesso Jordi ci dice che la serie sarà più vicina ai modelli americani, con suspence e naturalmente, segreti.

Vedremo Jordi Coll in un nuovo ruolo, più giovane: interpreterà Abel, un ragazzo sulla ventina che torna al suo paese natale per risollevare la famiglia dopo la recente morte della madre e l’incapacità di Pietro, suo padre, nel tenere salde le redini della famiglia.

Come sempre Jordi affronta progetti diversi, passa dalla tv al cinema attraverso il teatro per poi tornare in tv: un ragazzo istrionico in grado di mettersi in gioco con diversi ruoli. Siamo tutti curiosi di vederlo in questo nuovo lavoro, e sono sicura che non ci deluderà. Come sempre.

Video di pubblicità in onda in questi giorni su Antena3:

http://www.antena3.com/25-aniversario/entretenimiento/?item=2015c

Mum Baby: la passione per i bimbi e l’arte artigiana

247641_334873906683466_1994785654241819243_nOggi vi voglio parlare di un argomento che esula un po’ da Jordi, ma solo perchè non si tratta direttamente di lui, ma di sua sorella Estel, artista anche lei.

Una famiglia di artisti quella dei Coll Serra! Estel insieme alla sua socia Judit crea manufatti a mano destinati ai bambini e alle mamme, da qui MUM BABY. La cosa particolare è che non esiste un negozio fisico di questi articoli, ma solo la pagina facebook, e instagram. Io l’ho conosciuta per puro caso: cercando del materiale su Jordi Coll mi sono imbattuta in alcune fotografie che lo ritraevano insieme a Marta in mezzo a queste creazioni per bimbi. Mi hanno colpito immediatamente e ho iniziato a fare una ricerca più approfondita per capire di cosa si trattasse. Io lavoro nell’online e questa deformazione professionale mi ha portato a trovare Mum Baby e a contattarla per chiedere maggiori informazioni. Trovata la pagina ho visto che oltre a vestitini carinissimi per i bimbi, ci sono anche molte cose sfiziose per le mamme. Ho fatto le mie richieste e mi ha risposto Estel, senza che io sapessi che si trattava della sorella di Jordi ( una delle sorelle, ricordiamo che sono in 4).

La cosa meravigliosa è che questi articoli fatti tutti a mano, sono unici e personalizzabili, ho ordinato una bellissima borsa di paglia con la scritta mia e di mia figlia da usare per l’estate al mare e alcuni regalini pensando al Natale. Estel è molto intraprendente e super disponibile, ha cercato continuamente finchè non ha trovato un corriere a basso costo per la spedizione Spagna – Italia e in più, avendo trovato un’amica con cui dividere le spese di spedizione, mi sono costate la metà.

Marta Tomasa Worner si è prestata come modella, mentre l’estate scorsa ha partecipato anche Jordi a Madrid durante la fiera dell’artigianato.

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Ho fatto alcune domande a Estel via mail ed è stata disponibilissima a rispondermi! Le ho chiesto com’è nata l’idea di creare un “negozio virtuale” e mi ha risposto che l’idea è nata al parco con la sua amica e socia mentre vedevano giocare i loro bimbi, si sono messe a parlare di fare vestitini differenti per i bambini e soprattutto abbordabili. Hanno deciso di non aprire un negozio fisico perchè in questo modo possono arrivare dappertutto, in tutto il mondo e visto che ci stiamo muovendo nell’era della tecnologia le reti sociali come facebook ma soprattutto instagram possono essere un trampolino di lancio perchè le conosca un pubblico distinto in ogni parte del mondo. Gran parte delle loro creazioni presentano la loro essenza, rappresentata dalle stelline, così come la loro marca, MUM BABY ce l’ha al centro. Tutte le altre idee sono risultato di varie prove.

Se avete amiche, nipotini, cuginetti, figli MUM BABY può essere la scelta giusta per un pensierino di Natale, compleanno, e non solo!
Avete capito perchè Jordi e Marta erano in quella fiera? A volte bisogna andare a fondo e non fermarsi alle apparenze.
Grazie ad Estel Coll Serra e a Judit per la loro disponibilità!
Qui il collegamento FB :
mumbaby

Siparietto musicale: Hair,Love & RocK Musical

Mi è capitato tra le mani questo video e secondo me non l’avete mai visto! Si tratta di un estratto dal programma spagnolo PARA TODA LAS 2 in onda da lunedi a venerdi alle 11.50.

E guardate un po’ chi ha partecipato alla trasmissione qualche anno fa….una parte del cast di Hair si esibisce con la potente voce di Erika Bleda che canta Aquarius e la presentatrice alla fine dell’esibizione chiede ad uno dei protagonisti, Joan Vazquez, cosa può aggiungere a tutto ciò che già è stato detto sul musical Hair per spingere le persone ad andare a vederli.

Joan risponde così: ” yo creo que  como dices no te puedes  dejar indiferente, es una gran celebracion, y que nosostros como compania, siempre en cada funcion ententamos crear una comunidad con el publico increible entonces que si vienen se sentiran parte de la funcion,…” TRADUZ: “credo che come dici tu non ti può lasciare indifferente, è una grande celebrazione, e noi come compagnia cerchiamo sempre in ogni spettacolo di creare una comunità incredibile con il pubblico così se vengono a vederci si sentiranno parte dello spettacolo,…”

La presentatrice chiede poi di inscenare un piccolo siparietto musicale e questo è quello che fa emozionare veramente..guardatelo!

http://www.rtve.es/alacarta/videos/para-todos-la-2/para-todos-2-hair-love-and-rock-musical/1079423/

A 25 anni Jordi…

305132_2334785042092_2036074943_n…recitava nel musical HAIR e aveva da poco iniziato la sua carriera nel mondo dello spettacolo. Iniziò ad interessarsi ad esso quando si accorse che non c’era nient’altro che gli richiamava attenzione. Superò le prove di accesso all’istituto teatrale facendo un test, argomentando un testo e presentando un monologo e una canzone, ma non arrivò mai a frequentare nessuna ora perchè lo presero per il musical FAMA.

Anche gli attori devono prepararsi, ma non hanno opzioni così chiare come in altre cose. A parte le lezioni basilari, Jordi dice che ” se puoi devi anche disegnare, pitturare, fare yoga, arti marziali…tutto è necessario. Viviamo e studiamo in una società che non t’insegna a vivere. Gli attori vivono in scena per questo motivo dobbiamo provare a imparare tutto ciò che ci richiede il personaggio. Ogni personaggio che ho fatto mi ha obbligato ad imparare nuove abilità per non dire modi di vedere il mondo.

Ci ha anche spiegato che i casting sono complicati e differenti, a seconda che si tratti di musicals, o televisione, …e la cosa migliore è prepararlo al meglio per arrivarci rilassato. Per questo il modo migliore di imparare un testo ( che sia per un lavoro o per un casting) è la memoria fotografica e la ripetizione a voce alta. Si scrivono note o simboli a lato dei discorsi per poter ricordare il testo come se fosse una fotografia.

Parlando di teatro, afferma che fa quello che gli chiedono ma che gli costa di più far ridere che far piangere. Dice anche che la parte più difficile del suo lavoro è stare rilassato perchè sono molti progetti in cui la gente investe parecchio denaro e non si può fallire. Per fortuna il denaro non è la cosa più importante e quello che cerca è l’ARTE ( è questa è difficile da trovare), è difficile conformarsi con qualsiasi risultato o lasciarsi trasportare e e fidarsi di altri criteri.

Visto che ha partecipato a diverse opere come HAIR, un cau de mil secrets, gli abbiamo chiesto come sono state le prove e ci ha risposto che tutte sono processi differenti e che in generale nei musicals prima vengono gli spartiti e poi la coreografia perchè sono gli aspetti più tecnici, poi l’opera in generale dove poi si entra con il punto di vista dei personaggi  e della creazione. Quello che Jordi apprezza di più del teatro rispetto alla televisione è l’esigenza che mostra il pubblico dal vivo.  Jordi desiderava fare una creazione sua e a partire dalle canzoni di diversi musicals nacque Broadway y mes enllà. Spiega che non fu un processo facile , ma quando scegli la direzione, tutto è più semplice.

Ci ha inoltre parlato delle raccomandazioni che farebbe a chi vuole dedicarsi al mondo del teatro  e ci ha risposto così: con due palle!  Oggi, con la situazione lavorativa che stiamo vivendo, il mondo del lavoro è una merda. La stessa merda che noi artisti abbiamo sempre incontrato. Parole come: fisso, straordinario, vacanze pagate non le sentiamo mai. Io dico sempre che siamo persone che vanno a lavorare con un sorriso sulla faccia perchè fare un lavoro che a uno piace è già tanto. Tutti possono essere attori,  ma bisogna fare dei sacrifici.

Le persone più importanti del suo lavoro sono i compagni di scena e quello che motiva il suo lavoro è comprendere i personaggi. Ci ha raccontato anche alcuni anedotti che gli sono successi, come cadere sul palco, rimanere nudo prima del tempo, non ricordarsi più il copione….

Il suo sogno è quello di continuare a essere felice, che è già tanto e pensandoci un po’, ci ha detto che vincere un Oscar andrebbe già abbastanza bene..Sa benissimo che un posto dove si perderebbe sarebbe Matarò (dove è appena stato), se no le Hawaii ( dove non è mai stato).

Afferma che la sua parola preferita è…artista e che non gli piacciono le parolacce. Le cose che lo fanno arrabbiare di più sono: la politica, la tirannia, il fascismo, chiunque ritenga di avere la verità assoluta. E che la persona che gli piacerebbe essere, sarebbe una persona buona. Inoltre bisogna dire che Jordi  crede nell’eternità dell’anima. E che i suoi prezzi sono una birra e le risate.

PARLIAMO?

La principale caratteristica del suo carattere è che è testardo. La qualità che apprezza di più tanto in un uomo quanto in una donna è che non si facciano domande separando il sesso, ma piuttosto si parli di capacità. Quello che gli piace di più degli amici è il fatto che lo facciano ridere  e che il suo principale difetto è che dice spesso quello che la gente non vuole ascoltare. La sua occupazione preferita è passeggiare , il suo sogno di benessere è fare arte, che la sua peggior disgrazia sarebbe rimanere muto e che gli piacerebbe essere soprattutto libero.Desidera vivere in Catalonia come paese.I colori che gli piacciono di più sono tutti tranne il giallo e il rosa. Il fiore che preferisce è la rosa e come uccello il colombo ( per convivenza). Gli piacciono tutti gli eroi della finzione, ma meno di tutti Superman. Il suo pittore preferito è Dalì, e gli eroi reali ancora li sta cercando , perà grida come nessuno nelle partite del Barça anche se afferma che il calcio è una merda.

Le eroine storiche sono tutte quelle che hanno lottato per distinguersi ai tempi degli uomini. I nomi che preferisce sono: Al Pacino, Meryl Streep, Marlon Brando, Susan Sarandon, Johnny Depp,Robert De Niro, Brad Pitt,…

Il carattere storico che più detesta è il fascismo. La riforma che ammira di più è quella dell’atteggiamento, e il dono naturale che gli piacerebbe avere è quello della pazienza, perchè se la tenesse sarebbe un X-men. Dice anche con sicurezza che non vuole morire e che lo stato attuale del suo spirito è: solo. I fatti che gli ispirano più indulgenza sono quelli realmente volontari. E per terminare gli chiediamo qual è il suo motto: “prima di buttarti da un ponte, buttati da qualsiasi altro luogo”. Questa frase è della persona che più ama.

RISPOSTE DIRETTE, BIANCO O NERO?

Bianco o nero? Bianco

Dolce o salato? Salato

Mare o Montana? Tutt’e due

Carne o pesce? carne

Teatro o cinema? ahahah, teatro

Libro o film? film

Mattina o sera? notte

Piuma o penna? Non ho mai avuto la piuma

Parliamo di figli, femmina o maschio? Che sia mio, poi non c’è problema.

Computer o carta? carta

E musica, classica o moderna? Tutta. Non c’è differenza se è buona. L’arte non si paragona, si gode.

Che ci sia sole o nuvolo? sole

Casa o appartamento? casa

Estate o inverno? estate

Catalano o castigliano? Catalano è la lingua del cuore. Castigliano la lingua che mi permette di lavorare.

Città o paese: dove c’è lavoro

Spiaggia o piscina? spiaggia

Radio o televisione? televisione

Mora o bionda? dipende dal colore dei capelli di mia moglie

Pallacanestro o calcio? Il Barça

Visita guidata al teatro Apolo con Jordi alias Berger (Hair)…

In principio furono i musicals…il nostro Jordi ne ha fatta di strada, ma da dove è partito? lo sappiamo tutti ormai, da quei favolosi musicals che ci mettono allegria, voglia di cantare, ballare e salire sul palco. Da qui inizia un excursus sui primi passi di Jordi…

Un video di qualche anno fa, risale a fine 2010/inizio 2011,  un Jordi a inizio carriera che ci guida prima di salire in scena a interpretare Berger in HAIR nel teatro Apolo, dietro le quinte. La sua semplicità e la sua simpatia spiccano in questo video dove abbiamo la possibilità di vedere per 7 minuti una parte del vero JORDI.

Lo sentirete parlare in catalano ( ricordiamo che Jordi è di Matarò una cittadina della provincia di Barcellona dove si parla catalano) e castigliano ( lo spagnolo che conosciamo). Gustatevelo!

A ver!

TO BE CONTINUED…

Credits…Vanesa Lopez

Il tuo cuore lo porto con me ( Porto el teu cor amb mi), Edward E. Cummings

Il tuo cuore lo porto con me.

Lo porto nel mio
Non me ne divido mai.
Dove vado io, vieni anche tu, mia amata;
qualsiasi cosa sia fatta da me,
la fai anche tu, mia cara.
Non temo il fato
perché il mio fato sei tu, mia dolce.
Non voglio il mondo, perché il mio,
il più bello, il più vero sei tu.
tu sei quel che luna sempre fu
e quel che un sole sempre canterà sei tu
Questo è il nostro segreto profondo
radice di tutte le radici
germoglio di tutti i germogli
e cielo dei cieli
di un albero chiamato vita,
che cresce più alto
di quanto l’anima spera,
e la mente nasconde.,
Questa è la meraviglia che le stelle separa.
Il tuo cuore lo porto con me,
lo porto nel mio.

Il 27.11.2012 Jordi ha letto per l’emittente radio CatalunyaRadio durante il programma “El Matí de Catalunya Ràdio” la poesia di Edward Cummings  Il tuo cuore lo porto con me in una bellissima versione catalana.

Ascoltatela:

Catalano:

porto el teu cor amb mi
el porto en el meu cor
mai no me’n separo, a tot arreu
on vaig hi vas tu, estimada
i tot el que existeix gràcies a mi només
és obra teva,amor meu
no temo cap fat perquè tu ets el meu fat,vida meva
No anhelo cap món perquè preciosa tu ets món meu
veritat meva i tu ets tot allò que ha significat sempre una lluna
i tot allò que sempre el sol cantarà ets tu

Vet a quí el més profund secret que ningú no sap
Vet aquí l’arrel de l’arrel i el brot del brot
i el cel del cel d’un arbre anomenat vida;que es fa
més alt del que l’ànima pot esperar o la ment pot amagar
i vet aquí la meravella que distingeix les estrelles

porto el teu cor(el porto en el meu cor)