Chi approda su questo blog lo fa chiaramente per cercare informazioni su Jordi Coll. Ovvio. Come ho sempre detto e scritto, non parlo solo di Jordi, ma parlo anche dei miei pensieri e di ciò che mi passa per la mente quando sono colpita da un qualche cosa che lo riguarda.
In questi giorni abbiamo assistito alle puntate più struggenti della seconda stagione: la morte di Tristan Castro, e l’abbandono dell’attore che lo ha interpretato, Alex Gadea. Tristan, marito di Pepa e padre di Martin/Gonzalo.
Sono una persona solare, mi piace ridere e scherzare, ma ammetto che tra i generi che amo di più, in tv o al cinema, sono predisposta al dramma. Far ridere dicono che sia più difficile che far piangere, ma diciamoci la verità, un attore si misura soprattutto con ruoli drammatici: l’intensità e il “calarsi” nella parte come fosse realtà è qualcosa di straordinario e affascinante. Per me chi riesce a emozionare e a trasmettere ciò che il ruolo richiedere è degno di stima e ammirazione perchè sa fare il proprio lavoro.
Ci sono delle cose che avrei voluto chiedere a Jordi, ma se per noi questi giorni sono intrisi di lacrime e dispiacere per la scomparsa del Capitano, in casa Coll ferve l’impazienza e l’ansia per l’arrivo di Jael. Non era quindi il caso di disturbarlo con questo, ma sicuramente alla prossima intervista, non mancherà questa domanda: come ci si prepara ad affrontare un ruolo così drammatico? e qual è il coinvolgimento che si ha? Una volta terminato passa tutto o te lo porti a casa e permane per qualche giorno?
Io sono dell’idea che quest’immagine dica tutto. Le parole sono un semplice contorno, sono quelle che marcano l’intensità della scena e del momento che sta vivendo il personaggio. Le parole sono un corollario, perchè io qui potrei anche smettere di scrivere: questa è l’immagine del DOLORE.
E il dolore, la perdita ci fanno pensare. Ci fanno riflettere e ripercorrere il passato. Vediamo il futuro come un grosso punto interrogativo, che c’è sempre stato, ma che cancella tutte le aspettative e i desideri che fino a quel momento avevano albergato nella nostra mente e nel nostro cuore. E questo è : RABBIA,
seguita da una grande AMAREZZA.
A volte il binomio bellezza e bravura interpretativa fanno fatica a coesistere, per me, prima dell’estetica, vince la sua bravura. Puente Viejo gli ha dato una gran bella spinta nel mondo della televisione, ma soprattutto dell’interpretazione e gli auguro che possa cavalcarla perchè se la merita tutta.
Molte persone denigrano le soap per il basso profilo intellettivo, paragonato ai folleton tradizionali o ai fotoromanzi di un tempo. Beh, io ho sempre sostenuto che ne Il Segreto la sceneggiatura e l’ambientazione sono fatte molte bene: anche chi non è mai uscito da casa propria può rapportarsi ad un mondo nuovo e a questioni sociali sempreverdi. Se in più aggiungiamo anche il livello di recitazione che hanno tutti, beh, sinceramente il basso profilo ce l’ha chi lo contesta senza averlo seguito.
Che dire di più? Gustiamoci d’ora in avanti l’evoluzione di Gonzalo/Martin uomo e non più “cura”, perchè è da uomo quale è, che da il meglio di sè!
A presto!
Concordo in tutto cio’ke hai detto è scritto…jordi va al di là della sua bellezza estetica..e su tutto vince e stravince la sua immensa bravura!!!si merita il meglio tutto il meglio…vale come uomo..e si nn vedo l’ora risponda alle tue domande..ma è giusto ke ora si goda il momento + dolce e felice della sua vita..il ruolo + bello ke farà’ x la vita…il papà!!!!credo e apprezzo pure io molto di + i ruoli drammatici dove davvero credo sia difficile esprimere x finta il dolore…e lui parla solo con occhi senza bisogno di altro…un grande talento!!!!un bacione Co!!!
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Ho appena letto questo post e mi sento di dire che hai ragione in tutto quello che hai scritto. Personalmente è difficile che guardi una soap opera, film, ecc. Quando nel luglio 2013, su Canale 5 trasmettevano le prime puntate di Il Segreto, ero incuriosità di vederlo, (un po’ per la mia forte passione per la Spagna, e tutto ciò che riguarda questo paese, questa passione mi è nata con lo studio della lingua alle superiori, e poi ho continuato a studiarla e perfezionarla da sola). E da quel momento Il Segreto mi ha stregata, tant’è che continuo a seguire le puntate. É difficile che un film di quel genere, riesca a farmi appassionare, della serie dopo un po’ mi stufa 🙂 Il Segreto invece c’è riuscito, l’ho trovato interessante, fatto bene, l’ambientazione, e soprattutto la bravura di tutti gli attori/attrici nell’interpretare la loro parte, con tutte le sfaccettature: gioia, tristezza, drammaticità, comicità, ecc. Jordi l’ho conosciuto in questa soap, e devo dire che mi colpito tantissimo, a parte la bellezza, ho notato tantissimo la sua bravura nell’interpretare la sua parte… Mi piacerebbe tantissimo chiedergli come fa, come riesce a passare da un ruolo tranquillo, felice, gioioso, innamorato, divertito,…a un ruolo più “duro”, scontroso, arrabbiato, triste (anche con pianto), pensieroso… (se ti capiterà di intervistarlo, mi piacerebbe che glielo chiedessi, sono davvero curiosa da semplice telespettatrice, fan): in queste puntate andate in onda nei giorni scorsi (le ultime con Alex Gadea, quindi la morte di Tristan, e quelli di oggi) si nota ancora di più la sua bravura, è molto espressivo (anche con gli sguardi)… È come se quella scena sia reale, e non finzione (film).
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Condivido i commenti di Francesca e di Giorgia. oltre a quello che in particolare ha detto Giorgia, c’è da aggiungere e da non dimenticare, i momenti più imbarazzanti di un attore: quelli delle scene d’amore! Sono veramente bravi a coinvolgerci senza coinvolgersi più del dovuto! Quando Jordi e Loreto sono stati invitati a Verissimo, Il furbetto l’ha buttata sul ridere dicendo che non riescono a concentrarsi a causa delle telecamere troppo vicine che inibiscono anche i loro movimenti. Ma a me sembra impossibile che un attore non riesca ad immedesimarsi come fa nelle altre scene (tranquillo, gioioso, sereno, innamorato, divertito, scontroso, arrabbiato, triste fino alle lacrime, pensieroso, come evidenzia giustamente Giorgia),e, dato che non capisco come riesca a restare completamente distaccato (…la storia delle telecamere lascia un poco il tempo che trova….), sono molto curiosa e interessata a capire il meccanismo che entra in gioco in un attore quando si trova a girare questo tipo di scene. Ok, per finire, seguendo Jordi, guardandolo come uomo al di là del suo talento, mi piacerebbe molto sapere quando nascerà Jael ( sapete che in italiano corrisponde al nome Gisella? Bello vero?), perché ormai lo sento così vicino da essere diventato un poco parte della mia vita e, non avendo figli, vorrei condividere un poco della loro felicità. In attesa della bella notizia, abbraccio tutti con affetto. Grazie
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Ciao Tina, siamo tutti in trepidante attesa per Jael….aspettiamo!
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Ciao, Corinne, avrei da chiederti una cosa particolare che non posso fare pubblicamente, quali sistemi ci sono per poterti contattare? Sai, non sono molto pratica…….Grazie di cuore!
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Ciao Tina, sul sito c’è un modulo di contatto, puoi scrivermi da li!
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